EUROMED HR-NET: Nasce la Rete euro-mediterranea per i Diritti Umani
Un 2021 all’insegna dei Diritti Umani, per Terzo Millennio. E’ di pochi giorni fa, infatti, la notizia che l’Agenzia Nazionale Giovani ha approvato Eruomed HR-Net, il long-term training che si svolgerà tra Italia e Marocco.
Primo in graduatoria, il progetto consentirà di sviluppare una migliore comprensione delle pratiche, delle politiche e delle dinamiche sociali legate all’applicazione dei Diritti Umani nell’area EuroMed, attraverso azioni di formazione e di networking rivolte ad animatori giovanili, mediatori culturali, operatori sociali, professionisti, membri attivi e volontari di organizzazioni del terzo settore, provenienti da Italia, Francia, Belgio, Marocco, Tunisia e Libano.
Saranno congiunte, dunque, le due sponde del Mare Nostrum, la cui storia comune si manifesta anche nell’era contemporanea, soprattutto se si analizzano i flussi di persone e di capitali che da un lato all’altro del Mediterraneo si spostano e con essi portano lingue, culture, idee. Ultimi, ma non ultimi, i migranti sono un collegamento molto forte tra i diversi Paesi.
Le storie dei migranti che abbiamo modo di conoscere, al di là dei contesti e i periodi storici diversi, ci pongono dinanzi a realtà che non avremmo mai immaginato : storie di violenza, di paura, di dis-umanizzazione. Molte, troppe esperienze traumatiche che hanno in comune, tutte, la violazione dei Diritti Umani. Ma qual è la percezione dei Diritti Umani in questi Paesi? Essa varia, ovviamente, a seconda dei contesti, della storia, della cultura, ma anche del diritto e della giurisprudenza di ogni Paese. Quanto gli operatori del terzo settore sono consapevoli di queste differenze e come le affrontano nel loro lavoro ? Essi si trovano a trattare la questione dei Diritti Umani secondo diversi rispetti : innanzitutto con chi vede la negazione di questi diritti. Parliamo dunque dei migranti, richiedenti asilo, rifugiati, profughi che hanno vissuto in prima persona la violazione dei Diritti Umani sulla rotta migratoria, ma anche prima di partire e all’arrivo nel Paese di accoglienza.
Questo progetto risponde al bisogno espresso dalle organizzazioni e gli youth worker di apprendere nuovi strumenti e tecniche per avviare percorsi di Educazione ai Diritti Umani con una varietà di pubblici: bambini, giovani, studenti, adulti. Vuole dare modo ai partecipanti di confrontarsi sul loro lavoro quotidiano nei Paesi di provenienza e di sperimentare nuove tecniche di formazione, avendo la sicurezza di essere costantemente supportati dai formatori.
Ph. Enrica Tancioni